Tempio di Demetra

Tempio di Demetra

Posto sull'acropoli, nella collina orientale, si tratta di un tempio in antis, cioè costituito da una semplice cella preceduta da pronao a due colonne. Si conservano il basamento (m. 30,20 x 13,30), consistente in una graticola di conci a settori longitudinali, i muri esterni della cella e quello divisorio tra cella e pronao. Quel che rimane della cella è incorporato nelle struttre della chiesa medievale, di epoca normanna, di San Biagio, che da il nome alla località. Della trabeazione si conosce qualche frammento di ghéison con mutuli a due file di sei gocce, nonchè elementi di una sima in pietra con bellissime gronde a testa leonina, ora esposte al museo. Lo stile di esse e i dati architettonici concordano nel datare il tempio tra gli anni 480 -. 460 a.C.

L'edificio faceva parte di un recinto sacro il cui limite nord fu scavato nella roccia viva della collina. Tra essa ed il tempio vennero alla luce, in scavi del 1926, due piccoli altari rotondo, di cui uno aveva al centro una incavatura (bothros) che fu trovata colma di vasi rituali tipici del culto delle Divinità ctonie. Tale scoperta, insieme ad altri indizi, quale il rinvenimento di frammenti di busti fittili raffiguranti Demetra e Persefone, hanno reso certa l'attribuzione del santuario alle Dee della terra, il cui culto in Akragas, come del resto in tutta la Sicilia meridionale, risale ad epoca più antica del V° sec. a.C.

Valle dei Templi